4 autori divenuti celebri solamente post mortem

Il loro talento è stato scoperto solo dopo la loro morte. Si tratta di autori e artisti che spesso in vita non hanno cercato fama, ma hanno coltivato la loro passione nel silenzio, senza inseguire il successo.
Vediamone alcuni:

EMILY DICKINSON

E’ il caso di Emily Dickinson (1830-1886), poetessa americana che non poteva fare a meno di scrivere, ma senza fare della pubblicazione delle sue opere e della necessità di avere un pubblico la sua ragione di vita. Al momento della sua morte delle moltissime poesie scritte, ne erano state pubblicate neanche una decina. Fu la sorella che invece di bruciarle, come le era stato chiesto, decise di pubblicarle. 

FRANZ KAFKA

Anche delle numerose opere di Franz Kafka (1883-1924) in vita poche ne furono pubblicate, benché fosse uno scrittore molto prolifico. Nato a Praga e cresciuto in una famiglia ebrea della classe media, continuò a studiare legge e a lavorare nel settore assicurativo. Nel 1923, si trasferisce a Berlino per dedicare anima e corpo alla sua unica passione: la scrittura.  Ma morì di tubercolosi poco dopo, non sapendo quanto le sue opere in seguito ebbero un enorme impatto sulle future generazioni di scrittori e studiosi.

VINCENT VAN GOGH

Un genio incompreso e una vita fatta di stenti. Vincent van Gogh (1853-1890) era conosciuto dagli altri artisti del suo tempo per il suo talento, ma ha vissuto un'esistenza di stenti e per lo più sconosciuto al grande pubblico. A soli 37 anni è morto sparandosi un colpo di pistola nella solitudine più totale.

VIVIAN  MAIER

Un altro esempio di grande talento scoperto solo dopo la sua morte è quello della fotografa Vivian Maier (1926-2009). Nata a New York e cresciuta in Francia, Vivian Maier si trasferì a Chicago nel 1956, dove trascorse gran parte della sua vita come baby sitter. Appena poteva girava per le strade a fotografare le persone e le loro espressioni. Nessuno conosceva la sua passione segreta. Vivian ha lasciato dopo la sua morte più di 100mila negativi. Il segreto di questa tata fu scoperto nel 2007 grazie a John Maloof. Il ragazzo, volendo fare una ricerca sulla città di Chicago e avendo poco materiale iconografico a disposizione, decise di comprare in blocco per 380 dollari, in un'asta, il contenuto di un box di oggetti più disparati, espropriati per legge a una donna che aveva smesso di pagare i canoni di affitto. Mettendo ordine tra le varie cianfrusaglie (cappelli, vestiti, scontrini e perfino assegni di rimborso delle tasse mai riscossi), Maloof reperì una cassa contenente centinaia di negativi e rullini ancora da sviluppare. A lui si deve la scoperta del genio di Vivian.