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Île Sainte-Marie: l’unico cimitero dei pirati al mondo

Chi non è mai stato affascinato dalle avventure dei pirati?
Solitamente quando si pensa a loro, si pensa ai Caraibi, anche a causa del famoso film, ma in realtà esiste un’isola, vicino alla costa orientale del Madagascar, nella quale si rifugiarono più di mille pirati, tra il XVII e il XVIII secolo.

Questa isola si chiama Nosy Boraha, ma è più comunemente conosciuta con il nome francese di Î​le Sainte-Marie; si estende per 60 chilometri di lunghezza e per 10 di larghezza e si trova davanti alle coste nord orientali del Madagascar, affacciata sull'Oceano Indiano.

Questo posto è un vero e proprio paradiso tropicale, con baie riparate e soprattutto si trova esattamente nelle rotte navali delle Indie, dalle quali tornavano navi cariche di merci preziose, che i pirati potevano saccheggiare.

I pirati vivevano proprio in una piccola baia di questa isola, godendo delle loro ricchezze, che avevano accumulato nel tempo.
Molti di loro si spensero proprio in questo luogo e riposano ora sotto alle lapidi, su una collina ombreggiata da palme.

Oggi come oggi rimangono solo una trentina di lapidi e, purtroppo, a causa del passare del tempo e delle intemperie, molte delle incisioni sulle pietre non sono più visibili o comunque riconoscibili.
C’è una lapide, però, che conserva ancora un’incisione ben identificabile: è il disegno di un teschio con le ossa incrociate, tipico simbolo della pirateria.

Questo luogo è considerato l’unico cimitero dei pirati in tutto il mondo ed è visitato da milioni di turisti ogni anno.

Una leggenda narra che il famoso pirata William Kidd, il quale era al servizio dell’Inghilterra, ebbe seppellito nel mare intorno all’isola i suoi tesori; infatti migliaia di sommozzatori e ricercatori approdano qua nella speranza di trovare un ingente bottino.

L’archeologo John de Bry, che lavora alla ricerca di relitti nella zona, ha recentemente scoperto una mappa risalente al 1733 grazie alla quale sono stati identificati tre relitti di navi pirata.

Alla fine del Settecento i pirati dovettero andarsene dall’isola a causa dell’arrivo dei Francesi.
Questo territorio fu riconsegnato al Madagascar solo nel 1960.

Si sente spesso parlare di pirati e delle loro avventure, ma avere delle vere e proprie testimonianze come queste è una cosa rara ed affascinante…

Un luogo sicuramente da visitare se si ha la possibilità!

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