Inumazione: significato e informazioni utili

La sepoltura di un defunto è sempre un atto significativo nella nostra cultura ed esistono diverse pratiche per far sì che il corpo del defunto riposi in pace. Queste dipendono dalle sue particolari volontà o da quelle della famiglia.

Tra le sepolture più comuni troviamo la cremazione, la tumulazione e l’inumazione.
Quest’ultima è un’operazione cimiteriale che si distingue per il seppellimento del corpo del defunto in una fossa scavata nella terra nuda (all’interno di una bara).

Questa pratica è sottoposta ad una serie di leggi e regole bene precise. Vediamole insieme.

Inumazione: come avviene

Questo processo viene gestito dagli addetti cimiteriali e dalle onoranze funebri, che trasportano il feretro con il carro funebre fino al luogo della sepoltura e, in seguito, preparano la fossa, secondo criteri prestabiliti.
Un macchinario inserisce il feretro all’interno della fossa, che viene poi richiusa per mezzo di pale a mano. Infine, sul luogo della sepoltura, viene collocato un cippo numerato ed una croce di legno. Sul cippo deve essere posta una targhetta in cui sono indicati il numero progressivo della sepoltura, il nome ed il cognome del defunto, la data di nascita e quella di morte.

 

La fossa: regole da seguire

La fossa deve tenere in considerazione le dimensioni minime di 80 centimetri per 2,20 metri, con una profondità di 2 metri (che può essere ridotta a 1,5 metri dal regolamento di Polizia Mortuaria comunale o dal Sindaco, in seguito ad una valutazione con l’ASL competente); inoltre deve essere distante dalle altre almeno 50 centimetri.

 

Inumazione: manutenzione della sepoltura

Una regola importante che non tutti sanno è che durante i successivi sei mesi dal momento della sepoltura, non potrà essere eseguita nessuna istallazione di copritomba o di cippi di marmo da parte della famiglia del defunto. Questo perché gli addetti cimiteriali  durante il primo semestre effettueranno la manutenzione del tumulo, avendo cura di assestare eventuali sconnessioni e cedimenti del terreno.

 

Noi di Onoranze Funebri Gori sappiamo bene quanto sia difficile dedicarsi alle varie procedure burocratiche in un momento delicato e difficile come quello della perdita di un caro. Proprio per questo ci prenderemo carico di tutte le pratiche, occupandoci di ogni aspetto organizzativo e amministrativo, sempre con discrezione e rispetto, per aiutarti ad affrontare la situazione nel modo più sereno possibile.
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Donazione organi: tutto quello che c’è da sapere

Donazione organi: tutto quello che c’è da sapere

La donazione di organi è un argomento molto delicato sempre più trattato negli ultimi tempi.

Secondo una statistica pubblicata sul sito ufficiale di AIDO (Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule), è cresciuto in maniera notevole il numero di coloro che hanno deciso di donare gli organi negli ultimi anni, nel nostro Paese.

Ogni anno, grazie alla donazione degli organi, migliaia di persone trovano una cura efficace e possono tornare a vivere la loro vita serenamente.

 

Donazione organi: come si manifesta la propria volontà

La Legge Italiana stabilisce il principio del consenso o dissenso esplicito, per cui chiunque può dichiarare la sua volontà con le seguenti modalità:

  • la compilazione del tesserino blu (inviato dal Ministero della Sanità nel maggio del 2000) che deve essere conservato insieme ai propri documenti;
  • una dichiarazione della propria volontà scritta su un normale foglio bianco e portata con sé, in cui appare nome, cognome, data e luogo di nascita, data e firma;
  • la registrazione della propria volontà presso gli appositi sportelli USL o dei Comuni;
  • l’iscrizione ad una delle società riconosciute per la donazione di organi.

 

L’opposizione da parte dei parenti non è riconosciuta se la volontà del donatore è stata espressa in una delle modalità sopra citate.

Il prelievo, invece, non avviene se il potenziale donatore presenta una dichiarazione contraria alla donazione, successiva a quella precedente favorevole.

 

Donazione organi: chi può farlo?

Sono idonee alla donazione degli organi le persone di qualsiasi età che muoiono in ospedale nelle Unità di Rianimazione, a causa di una lesione irreversibile al cervello o di un arresto cardiaco prolungato.
Nel caso in cui la morte del paziente avviene per irreversibile e completa cessazione dell’attività cerebrale, tutti gli organi sono prelevabili; in presenza di altre malattie, come per esempio quelle infettive, l’idoneità dell’organo è attentamente valutata dai medici con analisi specifiche.

 

A chi vengono trapiantati gli organi?

Esiste una lista di attesa formata da persone che hanno bisogno di ricevere organi; si seleziona il ricevente in base a criteri oggettivi, come la compatibilità clinica ed immunologica, che favoriscono una maggiore possibilità della buona riuscita del trapianto.

 

Noi di Gori Onoranze Funebri da sessant’anni operiamo in questo settore e possiamo aiutarti a sbrigare tutte le pratiche legate ad un lutto in famiglia, nel modo più discreto possibile, con rispetto e delicatezza.

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Permesso per lutto: tutte le informazioni necessarie

permesso per lutto

Quando un familiare o parente stretto viene a mancare, ci si trova davanti ad una serie di difficoltà, sia di carattere psicologico (l’accettazione del lutto), sia di carattere burocratico, ovvero l’organizzazione del funerale e tutto ciò che ne consegue. È necessario, quindi, avere del tempo per affrontare la situazione nel modo più tranquillo possibile e per questo la Legge Italiana offre la possibilità ai lavoratori dipendenti, di richiedere un permesso per lutto.

Come funziona?

Il permesso retribuito per lutto è previsto dall’articolo 4 della legge n.53 del 2000  e afferma che il lavoratore ha diritto ad un permesso per lutto di tre giorni lavorativi all’anno. Il lavoratore ha il dovere di informare il datore di lavoro, comunicandogli i giorni destinati al permesso, con documentazione apposita.

I giorni di permesso per lutto possono anche non essere consecutivi e devono essere richiesti entro una settimana dalla morte del familiare.

Il numero dei giorni può variare per alcuni contratti collettivi; in tal caso possono aumentare, ma mai diminuire.

Per chi spetta il permesso per lutto?

In particolare, i tre giorni di permesso per lutto spettano per la perdita:

  • del coniuge;
  • dei parenti entro il secondo grado di parentela, ovvero figli naturali, adottati o affiliati, genitori, nonni, fratelli e sorelle e nipoti;
  • dei conviventi stabili (la convivenza deve essere certificata anagraficamente).

Permesso per lutto: documenti necessari per richiederlo

Come abbiamo già detto precedentemente, la richiesta del permesso deve essere presentata al datore di lavoro con documenti appositi.

In particolare, deve essere allegato il certificato di morte rilasciato dal comune in cui è deceduto il parente, oppure un’autocertificazione in cui, appunto, si dichiara la morte di un familiare.

Noi di Gori ci occupiamo da 60 anni di servizi funebri e sappiamo bene quanto le procedure burocratiche siano complicate, soprattutto in un momento delicato come quello della perdita di un caro. Per questo vogliamo prenderci in carico tutti gli adempimenti del caso, per aiutarti ad affrontare la situazione nel modo più sereno possibile.

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Manifesti funebri: cosa scrivere

I manifesti funebri sono delle pubblicazioni nelle quali vengono riportati i dati del defunto, il luogo della cerimonia ed, infine, un piccolo pensiero da parte della famiglia.

Il manifesto funebre viene anche detto epigrafe o necrologio e viene solitamente affisso nel comune di residenza del defunto e in altri particolari luoghi che questo era solito frequentare.

Il regolamento per i manifesti funebri

Di solito le varie città dispongono di bacheche apposite per l’affissione di necrologi e, anche se le normative variano da paese a paese, generalmente l’uso di questi spazi implica il pagamento di un contributo al comune.

Cosa scrivere nei manifesti funebri

Il necrologio è composto, innanzitutto, da alcune informazioni principali, quali il nome e il cognome del defunto (con eventuali appellativi), la data di nascita e di morte ed infine il luogo, il giorno e l’ora del funerale o dell’apertura della camera ardente.

A queste informazioni base sono solitamente aggiunte delle foto, che possono essere di carattere sacro, oppure possono ritrarre il defunto stesso.

È solito trovare nei necrologi anche dei pensieri di commiato oppure frasi di ringraziamento da parte della famiglia, per chi parteciperà al funerale.

Se lo si gradisce, è possibile inserire delle indicazioni per i doni funebri: se si preferiscono le donazioni agli omaggi floreali, è bene farlo sapere ai partecipanti.

Le frasi più utilizzate nei manifesti funebri

Come già detto precedentemente, oltre alle informazioni base, si è soliti inserire nei necrologi delle frasi di commiato o delle dediche.

Eccone alcune tra le più ricorrenti:

  1. Ne danno il doloroso annuncio la moglie, i figli e i parenti tutti;
  2. Non l’abbiamo perduta, essa dimora prima di noi nella luce di Dio;
  3. Signore, dona al suo spirito l’eterno riposo e la Tua luce risplenda nei suoi occhi;
  4. Riposa nella pace dei giusti, rivive nella luce di Dio;
  5. Si è serenamente spento (Nome Cognome). Ne annunciano la triste scomparsa i figli e i nipoti;
  6. È mancato all’affetto dei suoi cari (Nome Cognome). Ne danno il triste annuncio la moglie, i figli e tutti i parenti.
  7. I familiari ricordano con affetto il caro ed indimenticabile (Nome Cognome).

Il manifesto funebre dal taglio ironico

Può capitare che il volere del defunto sia quello di utilizzare frasi ironiche nel manifesto funebre, per stemperare il clima triste e malinconico che si crea in determinate situazioni.

È sempre opportuno, infatti, eseguire il volere del defunto anche se non coincide con il proprio.

In questo caso è bene scegliere una frase che sia sì ironica, ma al tempo stesso delicata e composta, in modo da non turbare la sensibilità di qualcuno.

In queste situazioni delicate è sicuramente difficile reperire le informazioni necessarie per l’affissione dei manifesti funebri ed è altrettanto difficile pensare alle frasi da scrivere. Per questo il nostro staff è sempre pronto a supportare le famiglie e a guidarle in un momento difficile come quello del lutto, per svolgere al meglio tutti gli adempimenti.

 

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Cos’è e come avviene la tumulazione

tumulazione

La tumulazione è quella procedura che prevede la sepoltura della bara di un defunto all’interno di un loculo, di una celletta funeraria o di una cappella funebre.

Questa pratica si differenzia dall’inumazione, poiché quest’ultima prevede che la sepoltura del defunto con la sua bara in una fossa scavata nella terra.

 

CARATTERISTICHE DELLE CASSE PER LA TUMULAZIONE

Innanzitutto, le salme che sono destinate alla tumulazione vanno riposte in una cassa doppia; quella esterna è generalmente in metallo e su questo si applica generalmente una targhetta con i dati anagrafici del defunto; mentre quella più interna è in legno e viene scelta dai familiari presso le onoranze funebri a cui ci si rivolge.

 

CARATTERISTICHE DEL LOCULO PER LA TUMULAZIONE

Ogni loculo destinato alla tumulazione deve riuscire a sorreggere un carico minimo di 250 chilogrammi per ogni metro quadrato e deve avere pareti impermeabili, sia ai gas, sia ai liquidi, per resistere nel tempo.

 

 

PROCEDIMENTO DELLA TUMULAZIONE

Ogni feretro riposa in un loculo separato che deve avere le caratteristiche sopra citate.

Dopo l’inserimento della bara, si procede alla chiusura del loculo con una parete di mattoni, coperta a sua volta da una lastra in cemento armato o di pietra naturale; all’esterno si applica la lapide marmorea con i dati del defunto.

Generalmente durante questa procedura di tumulazione è concesso ai familiari di partecipare, in quanto sarà l’ultima volta in cui avranno un “contatto diretto” con il loro caro.

 

TUMULAZIONE E PROCEDURE CIVILI

Per quanto riguarda la tumulazione, è concesso l’uso di aree comunali, previa richiesta.

Per ottenere la concessione è necessario pagare un canone che viene definito dal Consiglio Comunale.

Questa procedura può avvenire presso imprese di onoranze funebri o presso l’ufficio della Polizia Mortuaria.

A seconda dell’atto stipulato, la salma resta all’interno del loculo per un periodo specifico, stabilito dal Comune (20 anni sono il tempo minimo stabilito dalla normativa nazionale).

Alla scadenza della concessione del loculo, saranno i servizi cimiteriali che provvederanno ad estrarre la salma ed, eventualmente, a rinnovare la concessione.

In questo momento i resti del defunto si possono cremare o spostare in una cassetta ossario.

Se non si può rinnovare la concessione o se i familiari non esprimono nessuna volontà, gli addetti traslano i resti vengono nell’ossario comune.

 

Come avrai notato, anche in momenti delicati come quello della tumulazione, ci sono tante regole e burocrazie da dover seguire. Noi di Onoranze Funebri Gori mettiamo a disposizione la nostra esperienza e le nostre competenze, per far sì che la famiglia del defunto affronti il momento con maggiore tranquillità. Siamo una famiglia che vuole essere vicina alle famiglie, sempre con rispetto e discrezione.

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